lunedì 21 ottobre 2013

LETTERA APERTA A “LA PROVINCIA”





Abbiamo letto, sull’edizione del vs. quotidiano di venerdì 18 ottobre  l’articolo dal titolo “Conigli sgozzati e auto incendiate – Gli ex sindaci lasciano: mai più politica” con l’occhiello in prima pagina “Stop politica – paura degli ex”.
Premettiamo che non abbiamo motivo di aver paura, ci amareggia solo che il nome di Moltrasio venga  ancora una volta associato ai gravi vandalismi accaduti in passato; quegli  episodi di stampo delinquenziale e non  politico, hanno certamente turbato nel profondo il paese, ma hanno pure fomentato gli animi anche a causa della strumentalizzazione attuata dall’attuale maggioranza fatta di vittimismo e accuse più o meno velate.
Al paese serve confronto sereno, leale e costruttivo sulle misure da attuare in un momento che la crisi rende ancora più drammatico e particolarmente chi ha responsabilità di governo deve essere di esempio, promuovendo atteggiamenti di tolleranza e dimostrando rispetto per tutti, anche per chi propone scelte diverse.
Per amore di chiarezza nei confronti dei cittadini, la decisione della  sottoscritta Scoccimarro  di rinunciare alla propria candidatura nulla ha a  che fare con le  minacce e i vandalismi avvenuti, si tratta di una  scelta personale, dopo quasi 15 anni di permanenza in comune,  per  lasciare spazio a nuove persone alle quali chiederò solo di muoversi ed agire nel  rispetto delle posizioni di tutti per porre fine a divisioni e meschinità che non fanno parte della tradizione del paese e della natura dei moltrasini.
Il sottoscritto Villa che ha trascorso 24 anni della sua vita nell’istituzione comunale e che cinque anni or sono ha liberamente deciso di tornare a vestire i panni del cittadino senza cariche pubbliche, continuerà, da semplice cittadino, ad occuparsi dei problemi locali, con la speranza che da questo momento i locali governanti gli rispondano nel merito dei problemi sollevati, abbandonando il trito ritornello che sta preparando la  sua “discesa in campo”.
 I nostri amministratori pubblici somigliano sempre più a bambini capricciosi che tenendosi stretto il loro giocattolino, rifiutano di condividerlo con gli altri. Gli sviluppi futuri li costringeranno ad uscire dagli steccati che hanno eretto e li obbligheranno a promuovere aggregazioni e realtà più robuste in grado di garantire unità e servizi all’altezza dei bisogni dei cittadini.

Moltrasio, 21 ottobre 2013


                                                                       Rossella Scoccimarro
                                                                       Celestino Villa

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