Discussioni e Proposte

25 commenti:

Viber ha detto...

Ciao a tutti. Giusto fare una rivendicazione per la fusione dei nostri comuni. Sono convinta però, che se non si fa una apposita legge, sarà difficile schiodare tre sindaci dalle loro poltrone, per avvantaggiarne uno solo. Sembra comunque che la fusione dei piccoli comuni sia già nell'agenda di questo governo. Sperando che duri il più possibile, per quanto mi riguarda.
Un'altra cosa che si potrebbe fare, sarebbe quella di non parlare solo e sempre di soldi per convincere le popolazioni dei 4 comuni - che a mio parere, sono fondadamentali per la riuscita dei progetti che ci interessano. A questo scopo, penso che sarebbe utilee cominciare a individuare un disegno di come, nella sostanza, ci si possa sentire parte di un unico territorio, pensando a un modello di paese che preveda forme di comunicazione e vita comuni, oltre al risparmio sui servizi. Da non sottovalutare comunque. Credo che ci si debba prendere il tempo per riflettere su tutto ciò e mettere a punto un coinvolgimento continuo della popolazione. In una parola: lavorare per preparare il terreno non sarà tempo perso. Io almeno ci credo.
Tonina

Viber ha detto...

speriamo di riuscire a fonderci prima della legge se no i contributi saltano.
per quanto riguarda i soldi il messaggio che deve passare per convincere la gente in questo periodo che non tira la fine del mese è :
i quattro comuni hanno fatto macelleria sociale con l'imu, una manovra di una rozzezza incredibile che dimostra l'impreparazione degli attuali amministratori, se ci si mette assieme tra risparmi e contributi statali si può azzerare l'imu sulla prima casa in quasi tutti i casi.
con tutte le ruberie che saltano fuori il dire che con un comune unico si risparmia e si pagano meno tasse - ed è la verità - potrebbe essere l'arma vincente per fare la fusione.
Comunque stiamo a vedere cosa succede, la mia impressione è che in lombardia sta venendo giù tutto, quello che vale oggi potrebbe non valere più tra 15 giorni.
buona giornata a tutti
Flavio

Viber ha detto...

Quello che scrive Flavio è condivisibile al cento per cento; la legge e le procedure per arrivare al comune unico ci sono già ed i 4 sindaci dovrebbero conoscerle; come dovrebbero sapere che contemporaneamente al comune unico, nei tre ex comuni non sede del comune unico rimarrebbero i "municipi" cioè la presenza fisica dell'istituzione (sportello con il personale per il ricevimento dei cittadini) e questo non inficerebbe il risparmio di risorse finanziarie; una unica giunta, un solo segretario, un solo revisore, una sola contabilità, ecc. ecc. uffici potenziati che eviterebbero la dispersione e la perdita di risorse che si stanno verificando attualmente (mancati introiti di acqua, fognature depurazione ecc. ecc.). Detto per inciso: qualcuno dei nostri sindaci e responsabili di servizio potrebbero finire in giudizio per danno erariale.
buoni giorni a tutti
Tino Villa

Viber ha detto...

In questo periodo di vacche magre la riforma delle istituzioni è irrinunciabile. Si parla di accorpare Province e Regioni, eppure c'è ancora resistenza per l'unione di piccoli Comuni che, pure, boccheggiano finanziariamente. Secondo me questo è il retaggio della mala-politica che rappresenta solo se stessa. La verità è che Sindaci, Assessori e Consiglieri non vogliono rinunciare ai loro cadreghini, e tutto questo lo pagano i cittadini a suon di balzelli e disservizi! E' ora di capire che l'unione fa la forza e che ciò che non si vuole fare dovrà essere presto fatto per legge e a causa della bancarotta degli enti locali.
Vincenzo - Moltrasio

Viber ha detto...

Vincenzo ha ragione. E' proprio una resistenza di casta. Oltre ai citati, remano contro i consulenti esterni, i tecnici e persino i dipendenti comunali. Il tutto con oneri che i piccoli comuni (e non solo) non possono più permettersi. Altro che campanilismo, i cittadini questo lo sanno bene e se facessimo un referendum li manderebbero tutti a casa!
Luca S.

Viber ha detto...

Non bisogna sottovalutare il campanilismo, che ormai è un retaggio più della sottocultura che dei valori veri delle comunità. Proprio per questo la gente è stata convinta prima dal populismo della Lega, poi da interessi di piccolo cabotaggio. I cittadini sono infatti convinti che comune grande è uguale a disagio e pensano ai disservizi, dimenticando che questi ultimi dipendono in massima parte dalla situazione disastrosa delle casse dei piccoli comuni. Non a caso il Sindaco di Carate spinge ad un referendum in breve tempo, contando sulla disinformazione, e lo stesso sta pensando quello di Laglio. Quello di Moltrasio invece è inamovibile dalla propria cattedratica insipienza!
R. - Moltrasio

Viber ha detto...

Sono meno pessimista di R. e credo che i cittadini ormai sappiano distinguere tra il campanilismo più sterile e le necessità dei tempi. Certo, occorre svolgere una campagna di giusta informazione e spero che il MIF si impegni sotto questo profilo, riempiendo le mancanze istituzionali (colpevoli, a mio avviso, perché volute di proposito). In quanto alla posizione delle varie Giunte è ovvio che difendono i propri privilegi a discapito del bene comune. Basta guardarsi in giro, senza dover necessariamente fare del qualunquismo. Da noi sono più attenti o, forse, più furbi. Quella di Moltrasio si sa che naviga su un altro pianeta, e presto i moltrasini se ne accorgeranno, tra aumenti indifferenziati dell'IMU e tasse rifiuti, acqua e quant'altro. Com'è che da noi, Comune altrettanto in crisi, si sono fatte scelte assolutamente diverse a quelle di Moltrasio? Siamo più bravi e più competenti o, forse, più furbi...
Luca S.

celestino ha detto...

Per scegliere occorre essere informati, i giornali comunali, invece di fare autoincensamento, dovrebbero informare il cittadino di tutto quello che sta dietro alla “macchina comunale”. Per cercare di spiegarmi provo a fare un esempio: alla fine del 2011 è iniziata la raccolta dell’umido, oltre alle informazioni dei sacchi da usare e di cosa metterci, è stato dichiarato pubblicamente che grazie alla raccolta separata dell’umido, la percentuale di differenziata sarebbe aumentata, e su qui non ci piove, anche un bimbo capisce che se la frazione umida non la pesi col sacco grigio ma la pesi a parte come fai con la carta o con la plastica la percentuale di differenziata sul totale aumenta.
Nelle assemblee preparatorie qualche cittadino ha chiesto: il costo per i cittadini si alza oppure no ?
Risposta degli assessori presenti: assolutamente no ! Dove sta quella che io chiamo mancata informazione ai cittadini ? Sta nel non informare degli altri passaggi indispensabili per una corretta informazione: nel non dire che mentre la carta, la plastica, il metallo non solo non hanno costo di smaltimento, ma vengono remunerati al comune, l’umido va smaltito ed al costo di smaltimento deve aggiungersi il costo dei due passaggi settimanali. Visto che le nostre amministrazioni non lo dicono come finanzieranno il costo in più, proviamo noi a dirlo: o aumentano la tassa rifiuti, oppure lo finanziano con l’ IMU. Per arrivare al traguardo del comune unico ci aspetta un grande e paziente lavoro di informazione.
Tino V.

Viber ha detto...

A proposito di informazione: il giornale di informazione del Comune di Moltrasio si è ridotto ad un misero foglietto con uscite sporadiche, mentre precedentemente aveva scadenze trimestrali rigorosamente rispettate ed edizioni speciali in caso di eventi di pubblico interesse. Anche l'informazione dipende dalla volontà politica, di informare o tenere ignoranti. Vogliamo scommettere che alla vigilia delle prossime elezioni "il Ponte" tornerà a rinascere per osannare le gesta della Giunta?
Vincenzo - Moltrasio

Viber ha detto...

I comuni hanno accettato il diktat di Econord, questo è il punto. Il ripristino dei cassonetti inoltre si è dimostrata una scelta scellerata: odori mefitici, topi dappertutto eccetera. Un servizio che aveva cominciato a funzionare bene e che per anni non era stato ritoccato nel costo è stato distrutto nel giro di una stagione. Tino ha ragione: il servizio è peggiorato e ci costerà anche di più. Sette più!
Luca S.

celestino ha detto...

Oggi, sul giornale "La Provincia è stato pubblicato un articolo a 3/4 di pagina sul dibattito iniziato tra i 15 comuni delle "Alpi Lepontine" sulla fusione dei loro comuni. Ha lanciato il sasso Giuliano Cerrano sindaco di Carlazzo e amministratore di lungo corso. Ci sono i favorevoli ed i contrari, ma i contrari, ritenendo la fusione prematura, si dichiarano favorevoli a costituirsi in Unione come scelta propedeutica alla successiva fusione. Evidentemente i nostri quattro vivono in un altro mondo!
Tino V.

Unknown ha detto...

Inizio 2012 il MIF muove i suoi primi passi,i giornali locali cominciano a parlare di noi e di fusione dei comuni,premessa il MIF e' l'unico movimento in provincia di Como nato con lo scopo di accorpare i comuni,subito dopo il presidente della nostra Unione e sindaco di carate urio di concerto con gli altri sindaci decide di sciogliere l'unione per passare al sistema delle convenzioni,proprio lui che si era autodefinito politicamente lungimirante,cosa succede subito dopo?si sciolgono tutte le unioni? No cari amici inizia il dibattito sul comune unico in alto lago,in centro lago,in Val d'intelvi,da blevio a nesso,a bellagio,a carlazzo,a cagno a casalasca,a drezzo,e in tanti altri posti,la domanda che mi faccio e'questa,forse lungimiranti siamo stati un poco anche noi,visto che siamo riusciti a far passare come tema a livello provinciale i risparmi che scaturirebbero dalle fusioni,e i contributi che si percepirebbero.
Credo che nei comuni della riva romantica la popolazione su questo tema sia nettamente piu avanti dei propri amministratori.
Davide

Viber ha detto...

Non so quanto i cittadini siano più avanti delle proprie amministrazioni che, non dimentichiamolo, sono elette proprio da loro... Certo, ci si può ripensare in 'corso d'opera'. Non c'è dubbio che i tempi oggi richiedono soluzioni drastiche e urgenti. Secondo me arriveremo all'accorpamento per necessità economiche, più che per volontà politica e comunque la sostanza non muta. Ma, attenzione: l'accorpamento degli enti (comuni, province e regioni) non significa necessariamente l'avvio di un meccanismo virtuoso, tant'è che anche gli stati falliscono! Occorre vigilare, soprattutto in questa nostra Italia! Spero che movimenti come il MIF sappiano non abbassare la guardia, visto che nel nostro paese gli errori del passato insegnano poco (tangentopoli 2 è peggio di tangentopoli 1 e sicuramente ce ne sarà una terza!)
R. Moltrasio

Unknown ha detto...

E'vero pero' considera che sono passati 4 anni dalle elezioni,la crisi economica ha messo in ginocchio i piccoli comuni,in questo contesto i nostri 4 decidono di sciogliere l'unione mettendo a repentaglio i servizi,i cittadini che li hanno votati secondo me hanno fiutato il pericolo di vivere un futuro con meno possibilita'e tanti hanno cambiato idea,questo intendevo con quella frase
Davide

Viber ha detto...

Il quesito è interessante: quanto vigilano i cittadini sulle proprie scelte? Gli ultimi scempi istituzionali sono venuti alla luce più per merito di indagini che per volontà degli elettori. Mi si potrà obiettare che quest'ultimi non hanno i mezzi per controllare, ma è una verità spuntata. In realtà gli italiani mancano di senso civico e dello stato fin dai tempi della spedizione dei Mille, per cui non fidiamoci troppo del loro giudizio. Quello di Davide mi pare ottimismo ideologico, ma mi auguro che abbia ragione. Resto comunque dubbioso. Comunque quello che sta portando avanti il M.I.F. è totalmente condivisibile.
Vincenzo - Moltrasio

celestino ha detto...

In ognuno degli interventi c'è qualche contributo prezioso; è utile che emergano le perplessità, nessuno deve sentirsi "fuori linea"; per questo spero che il dibattito prosegua anche più infuocato. Penso che l' accorpamento in sè non abbia nulla di virtuoso, ma è una premessa (incremento di risorse, economie di scala ecc.) per attuare più facilmente le politiche virtuose sul territorio. Questa, unita al rischio che temporeggiando si perdono risorse, è la ragione che mi fa dire di concentrare tutte le nostre energie per raggiungere questo primo risultato. Una volta conquistato l'obiettivo del Comune Unico, il nostro lavoro non è finito, tutt'altro, inizia a questo punto la fase più complicata ma contemporaneamente avvincente del nostro agire, quella di lavorare e spingere alle "politiche virtuose" che noi pensiamo ed abbiamo scritto nero su bianco nello statuto del MIF.
Tino V.

Viber ha detto...

Concordo sulla necessità di pianificare gli interventi sul territorio, visto che si tratta di una reazione a catena (qualsiasi intervento urbanistico ha ripercussioni sul territorio prima locale, poi circondariale poi nazionale e così via). Amministratori consapevoli di ciò sono una stretta minoranza che ha a che fare con una cultura che da noi purtroppo latita fortemente. Invece abbiamo personaggi che sguazzano negli interessi personali per poter essere eletti, con promesse di piccolo cabotaggio assai vicine al meccanismo del voto di scambio. E nei piccoli paesi è ancor peggio, con la cosiddetta politica del 'volemose bene' e le assurde parole d'ordine del tipo 'sono il sindaco di tutti' (anche dei malavitosi, degli speculatori, dei corrotti, degli incapaci?). Basta vedere il livello di corruzione delle nostre istituzioni (siamo a livello del Ghana). Oggi fare della buona politica significa stravolgere l'impianto di quella perseguita per decenni in un paese fortemente arretrato e lottare tutti i giorni con l'impopolarità che questo comporta. Ci riusciremo mai?
V. Moltrasio

celestino ha detto...

Dal decreto del Ministero dell'interno del 25 ottobre 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 ottobre 2012, leggiamo che a Brienno vengono tagliati euro 5.005,65 di trasferimenti statali previsti nel bilancio 2012; a Carate Urio euro 15.792,99; a Laglio euro 28.710,00 ed a Moltrasio euro 31.514,40. Se i 4 comuni si fondono alla svelta ricevono circa 200.000,00 euro in più ogni anno per 10 anni. Il normale cittadino si chiede: "cosa aspettano ?"
Tino V.

Unknown ha detto...

il sindaco di Carate Urio dice,se Laglio non ci sta niente referendum,e intanto il tempo passa,poi dira' che non ci sta il sindaco di Moltasio e passeranno altri mesi,mentre loro pensano a inchiodarsi sempre piu' alle loro poltrone i cittadini si troveranno senza servizi,poi magicamemte quando questa decisione sara'inevitabilmente presa dal governo, i nostri grandi amministratori diranno,
e'arrivato qualcuno che ha capito come si fa',e le loro chiappe saranno sempre incollate al cadreghino,sempre che il popolo non decida di cacciarli non dandogli piu un voto

Viber ha detto...

Il problema è che i cittadini non sanno niente di tutto ciò. Il MIF deve fare una grande campagna di informazione su questi temi e la cosa diffusa via internet è insufficiente. Bene per l'iniziativa degli incontri con i sindaci, ma questi ultimi non ci verranno, perché ciò vorrebbe dire rendere edotti gli elettori di quel che sta succedendo. Sono talmente incollati al loro cadreghino che vorrebbero stendere un velo di silenzio su tutto e far fallire persino le (nostre) istituzioni che presiedono!
R. Moltrasio

celestino ha detto...

Sulla Provincia di oggi è pubblicata una lettera del sindaco di Laglio che si lamenta con il giornale in quanto è stato accostato il nome di un indagato al comune di Laglio. Se è vero ed è vero che il commercialista Stefano Scarsella è indagato nella veste di professionista e non nella veste di assessore del comune di Laglio, è altresì opportuno ed io ne sono fermamente convinto, il Sindaco revochi immediatamente la delega a suo tempo conferita all'assessore senza attendere i risultati del processo. Non è una prescrizione medica stare a tutti i costi nelle istituzioni. Cosa ne pensate ?

Viber ha detto...

Leggo che dovunque le piccole amministrazioni si muovono per affrontare i tempi della crisi, promuovendo soluzioni che vanno nel senso di accorpamento dei servizi e del risparmio e del coordinamento, o, laddove insorgono resistenze, referendum popolari. Com'è che Moltrasio, Carate Urio, Laglio e Brienno sembrano inamovibili dal mantenere il proprio traballante podere (podere con la 'd')? Navigano nell'oro oppure gli amministratori temono di dover mollare alcuni privilegi? E i cittadini dove li mettiamo?
Vincenzo - Moltrasio

Viber ha detto...

Gentile Direttore,
Ho letto con piacere la lettera pubblicata ieri dal titolo “Bisognerebbe accorpare i Comuni salvando le province” a firma del Signor Francesco Bottacchi di Milano. Quella lettera fa giustizia del mantra “aboliamo le province” che sentiamo ripetere da anni; che ci siano delle regioni che sono molto più piccole di parecchie province, sembra una cosa ininfluente. Da anni assistiamo alle tifoserie da stadio su temi complessi che richiedono ben altro approccio. A mio modesto parere, quando si affrontano i temi dell'assetto istituzionale territoriale, occorre porsi due domande:
la prima “Chi fa che cosa?” la seconda che discende dalla prima è “per fare quella cosa (servizio, investimento, ecc) in modo efficiente ed a costi accettabili che dimensioni ottimali deve avere l'ente preposto a farla? Se rispondiamo in modo corretto a queste due domande, arriviamo all'assetto prefigurato dal Signor Bottacchi 8 o 10 regioni da 30 al massimo 50 province ed accorpamento dei piccoli comuni che porterebbe il numero da 8.100 a non più di 4.000. Sul territorio della nostra provincia esiste un movimento di cittadini che si pone questi problemi ed invita tutti a discuterne sul blog : movinfuturo.blogspot.com .
Grazie dell'ospitalità e cordiali saluti.
Celestino Villa
Moltrasio

Unknown ha detto...

20/02/2015:
Passa la linea del Movimento.
il 90% dei presenti sposa la fusione.
Molti presenti ci aiuteranno nella raccolta firme
i relatori in forma istituzionale dicono che non c'è alternativa alla nostra proposta.notifiche

Unknown ha detto...

Tre parole
GRANDE VITTORIA DEL MOVIMENTO.
Adesso tutti al lavoro
PIÙ SIAMO PIÙ VINCIAMO