martedì 25 settembre 2012

Un giorno sì, un altro no...


1 commento:

Viber ha detto...

Flavio Martinelli via Regina Nuova 15/a – 22010 Laglio


Pozzi si è sempre dichiarato favorevole al Comune unico, con sorpresa ho appreso dal quotidiano “ La Provincia “ del 17/09/2012 che ha cambiato idea.
Nel motivare la sua contrarietà alla fusione dei Comuni del Basso Lario, il Sindaco Pozzi fa un po’ di confusione e mischia di tutto : dalla tutela della memoria storica e delle tradizioni del territorio alla necessità di un rapporto diretto tra amministratori e cittadini.
Francamente mi sembrano motivazioni deboli e superficiali.
Il Sindaco Pozzi sostiene che un Comune unico impedisce il rapporto diretto tra cittadini e amministratori : è totalmente falso !
Stiamo parlando di un Comune unico che non supererà i 5000 abitanti, le cui dimensioni non impediscono agli amministratori il rapporto diretto con i cittadini.
Il pericolo è scongiurato anche dalla normativa che disciplina la fusione dei Comuni che proprio per consentire il rapporto diretto prevede la possibilità di inserire nello Statuto del nuovo Comune i Municipi con rappresentanti eletti direttamente dai cittadini.
La fusione in un unico Comune dei Comuni di Brienno, Carate Urio, Laglio e Moltrasio “ vale “ tra risparmi di spesa e maggiori contributi statali circa 300.000 euro all’anno, senza contare che un Comune unico sarà in grado di fornire comunque migliori e più efficaci servizi.
Pozzi, che ormai ha maturato una esperienza di cinque anni come Sindaco, non può credibilmente sostenere che lui, Sindaco di un Comune di meno di mille abitanti , in virtù del fatto che è in Comune tutti in giorni è in grado di fornire ai suoi cittadini servizi migliori e a minor costo rispetto ad un Sindaco di un Comune di 5/10.000 abitanti.
Il paragonare poi i Comuni di Isola Comacina, Tremezzina e Lieto Colle - accorpati dalla riforma amministrativa fascista degli anni trenta del secolo scorso - con la nostra proposta di fusione dei Comuni mi sembra un esercizio un po’ troppo ….…. “ ardito “.
Con l’andare del tempo mi sono convinto che il principale compito di un amministratore dei nostri Comuni è quello della tutela del nostro bellissimo territorio, ma basta osservare dal lago le nostre rive, i nostri paesi e le nostre montagne per rendersi conto come i nostri piccoli Comuni non sono più in grado di farlo.
Proprio con la tutela del territorio e dell’ambiente si preserva la nostra cultura, la nostra memoria storica e le nostre tradizioni, non certamente arroccandosi in una anacronistica difesa di una organizzazione amministrativa che ormai fa acqua da tutte le parti.

Flavio Martinelli