sabato 29 luglio 2017

Maggioranza di Carate Urio: più che un colpo alla fusione uno sgarbo ai propri cittadini...


Tirati per i capelli, si potrebbe dire... Già, perché solo un paio di mesi fa la stessa maggioranza si era espressa per il referendum (che comunque si farà). Un tarlo, o un politico di quelli di una volta, quelli che di politica ci vivono, deve aver portato a riflettere questi mostri di coerenza che il 'cadreghino' val più di qualunque logica. Questa triste conclusione è apparsa talmente squallida agli stessi 'liberi pensatori' che ha avuto bisogno della copertura delle solite trite parole d'ordine degli oppositori all'inevitabile futuro: il nome (si chiamasse Aquilini, o Maggi, o Carate Urio o Pinco Pallo potrebbe anche andare...), i grandi che ti mangiano (a chi? ai cittadini che vedrebbero migliorare immediatamente i servizi?), il campanile, l'appartenenza, il missoltino, la fontanella...
Aggrappati al loro piccolo, costoro ed il manipolo di cittadini irretiti dal tanto di moda "no a tutti i costi", dovranno prima o poi rendere conto ai loro successori dei guasti amministrativi che derivano dalle barricate personali.

Beh, questi sono gli amministratori che ci meritiamo? Si direbbe di sì.

Fusioni - Albiolo, Rodero e Valmorea ci pensano